Comunicato stampa
In merito alla puntata dell'11 febbraio scorso della trasmissione “La Prova del Cuoco”, in cui
La RAI - televisione di Stato sostenuta dai cittadini pagando un canone annuo - dovrebbe trasmettere programmi educativi, condotti da professionisti responsabili e coscienziosi.
In Italia il delitto di animalicidio previsto dall'art. 544 bis del codice penale, punisce con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale. E' evidente che l'istigazione a commettere questo tipo di reato non può che costituire anch'essa un reato e il fatto che sia stato commesso utilizzando un mezzo di comunicazione di massa è ancora più grave e deprecabile.
Laura Porcasi Rossi dichiara, definendo l'episodio grottesco, :” inviterei il sig. Bigazzi a rilasciare urgentemente una dichiarazione esaustiva sull'argomento: ritengo che ognuno si debba prendere le proprie responsabilità e dunque lui le sue.
Poichè, disgraziatamente per lui in Italia i gatti sono considerati animali d' affezione e ben tutelati dalla legge, se il sig.Bigazzi si è cibato di uno o più gatti, il numero non è rilevante, e dato che pensiamo che non li abbia consumati vivi, questo può solo significare che o li ha uccisi personalmente, o comunque si è reso partecipe e responsabile di un crimine contro gli animali. Una volta appurati i fatti, la Lega Nazionale x la Difesa del Cane, è pronta a denunciare il sig. Bigazzi x animalicidio costituendosi parte civile.”
Ancor più deprecabile è poi scoprire che esistono persone che sostengono Bigazzi e ne condividono le idee. Infatti, lo sproloquio di Bigazzi, che ci spiega quanto buona può essere la carne felina, ribadiamo, è contro le leggi che tutelano gli animali d'affezione. Il sarcastico e sagace Cruciani, giornalista di Radio 24, che ha difeso strenuamente quanto detto da Bigazzi, dovrebbe informarsi meglio e sapere che, oltre quanto già detto in precedenza, invitare la gente a provare la carne di gatto è una "segnalazione" che può risultare dannosa alla salute. Infatti, per legge, la carne a uso alimentare deve provenire da animali la cui sanità è stata accertata dai veterinari Asl e solo dopo può essere messa in commercio nei negozi di alimentari.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede pertanto che anche il direttore di Radio 24 prenda le dovute distanze da quanto dichiarato dal giornalista Cruciani.

Commenti alla notizia
Scritto da il 14.4.2012 alle 23:11:39
Scritto da il 20.1.2012 alle 13:44:53
Scritto da Graziella Godina il 20.2.2010 alle 09:47:06
Scritto da Luisa il 18.2.2010 alle 22:19:00