Oipa: chiarimenti alla marina americana
OIPA CHIEDE CHIARIMENTI ALLA MARINA AMERICANA IN MERITO al marine sotto inchiesta per avere ucciso un cane. Le immagini del video diffuso su Youtube (sedici secondi in cui viene mostrato un giovane marine americano in Iraq mentre prende per il collo un cucciolo di cane di circa 8 settimane e lo scaglia in un burrone ridendo ) stanno facendo il giro del mondo. Il video termina con i guaiti del cagnolino gettato nel vuoto, mentre sbatte contro le rocce. In pochi giorni, abbiamo ricevuto moltissime mail da parte di persone sconvolte da quello che avevano visto e dal fatto che non ci fosse stato un minimo accenno di rimorso nel giovane soldato. L'OIPA nella persona di Paola Ghidotti, Oipa International Campaigns Director,ha preso contatto con le autorità competenti del Marine Corps Base (MCB) nelle Hawaii, a cui abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla vicenda. I terribili fotogrammi sono stati esaminati dalle autorità militari, le quali hanno dichiarato che il video è autentico, non si tratta di un falso, come in precedenza era stato ipotizzato. "Questo tipo di comportamento è intollerabile, prenderemo i necessari provvedimenti. Il video è scioccante e deplorevole ed è in contrasto con gli elevati standard comportamentali che ci aspettiamo da un marine sia quando si trova all'estero che quando si trova negli Stati Uniti" - ha dichiarato Chris Perrine, Maggiore dei Marines. Il Maggiore poi ricorda che ci sono state numerose storie di marines che partendo dall'Iraq per fare ritorno a casa, hanno portato con sé cani abbandonati. Quanto alle generalità del soldato coinvolto, lo chiameremo solo con le iniziali D.M., si tratta di un caporale 22enne tornato alla base dei Marine nelle isole Havaii in ottobre. Il marine tramite il suo blog ha comunicato di essere dispiaciuto e racconta che sotto il fuoco si sviluppa un senso dello humor un po' diverso da quello normale e vorrebbe che la vicenda finisse presto, in quanto la sua famiglia, i suoi genitori, la sua fidanzata e persino il suo "cane" hanno ricevuto minacce di morte ed hanno dovuto staccare il telefono di casa. "In questo e in casi simili la vendetta non servirebbe a riportare in vita il cane – dichiara Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia - Quello che noi chiediamo è Giustizia, in modo che simili violenze e crudeltà non si verifichino mai più. La vicenda del cane non deve trasformare il soldato in un capro espiatorio, su cui cercare vendetta, ma in un monito per fare in modo che simili atteggiamenti siano sanzionati e che non vi sia spazio per i maltrattamenti sugli animali". Il marine ed eventuali altre persone coinvolte saranno giudicate, è stata infatti aperta un'inchiesta in cui saranno rispettate le garanzie processuali di difesa offerte dal "Codice di Giustizia Militare" e dalla Costituzione americana, poi sarà decretata una decisione, che può giungere fino all'invio del marine davanti alla Corte Marziale per eventuale espulsione dal corpo. Ci sono giunte molte email da parte di marines in pensione e in servizio e di loro mogli, in cui viene espresso lo sdegno più totale davanti alle immagini del filmato; ci hanno informati inoltre che da parte loro è stata indetta una petizione per chiedere l'espulsione della persona in questione in quanto ha disonorato il corpo davanti agli occhi del mondo.